Gesti quotidiani per salvare il pianeta
di Stefania Elena Carnemolla

5 REGOLE PER SALVARE IL PIANETA
Per
proteggere il pianeta da stress e inquinamento Refurbed ha pensato a cinque
regole. La prima: è importante cambiare la propria alimentazione riducendo il
consumo di carne, mangiando prodotti di stagione, meglio se a Km 0 per ridurre
l’impatto ambientale delle serre e le emissioni dovute al trasporto. La
seconda: non lasciarsi tentare dalle mode e dall’industria del fashion con
abiti gettati via - spesso non smaltiti correttamente - per fare subito posto
ad altri, da qui il consiglio di acquistare solo ciò di cui si ha veramente
bisogno. La terza: ridurre l’uso di oggetti monouso e di quelli con troppi
imballaggi, quindi rifornirsi, portando da casa un contenitore, in negozi dove
si vendono prodotti sfusi. La quarta: no a fumo e droghe, dannosi non solo per
la salute ma anche per l’ambiente. Un esempio sono i mozziconi di sigaretta che
impiegano “moltissimi anni per decomporsi” o i laboratori che processano la
cocaina e che ogni anno, secondo uno studio americano, spiega Refurbed,
riversano nel suolo della regione delle Ande “10 milioni di litri di acido
solforico, 16 milioni di litri di etere etilico e 8 milioni di litri di
acetone”. La quinta: optare, quando possibile, per prodotti rigenerati con
prestazioni “equiparabili” a quelli nuovi e venduti a prezzi inferiori:
“Risparmierete” spiega Refurbed “e avrete tolto dalla discarica un oggetto
inquinante”, mentre in caso di elettrodomestici scegliere sempre quelli di
classe energetica A+++.
Refurbed
è, infatti, consapevole che molte persone smaltiscono i rifiuti, in particolare
i RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, in maniera
scorretta gettandoli nell’indifferenziata, immettendo, così, nelle comuni
discariche “qualcosa che può avere effetti tossici ed estremamente nocivi”,
laddove liberarsi di un RAEE può anche voler dire liberarsi di qualcosa di
prezioso. “I RAEE” spiega, infatti, Refurbed “possono, invece, essere
rigenerati e tornare a nuova vita, garantendo ottime prestazioni equiparabili
ai prodotti nuovi, oppure se ne possono recuperare importanti elementi come
rame, zinco e persino oro e argento”.
I PIRATI DEI RAEE
I RAEE sono da tempo un grande business tanto da essere al centro di traffici illeciti su scala internazionale, di sfruttamento dei lavoratori, in gran parte minori dei paesi sottosviluppati o in via di sviluppo, mentre se mal gestiti possono costituire una fonte di inquinamento ambientale. I fenomeni di illegalità si registrano durante la raccolta, la gestione e il riciclo tanto da rendere necessarie attività di prevenzione e di contrasto. Diversi i dossier sul fenomeno come I pirati del RAEE, dossier del 2014 di Legambiente e CdC RAEE, il centro di coordinamento RAEE, con i pirati accusati di sottrarre al sistema virtuoso il 70% dei rifiuti.
China: Streamlining Electronic Waste
CANNIBALIZZAZIONE DEI RAEEAltro fenomeno, e che provoca danni ambientali ed economici, è la cannibalizzazione che consiste nella sottrazione di parti e apparecchiature di maggiore valore economico. Secondo un’indagine di ASSORAEE, l’associazione recupero apparecchiature elettriche ed elettroniche, ed EERA, l’associazione europea dei riciclatori di apparecchiature elettroniche, la cannibalizzazione sottrae agli impianti italiani circa 19 mila tonnellate di materie riciclabili causando perdite superiori ai 14 milioni di euro l’anno e circa 170 milioni in ambito europeo.
SMALTIRE I RAEE
Come smaltire, allora i RAEE? L’Unione Nazionale Consumatori raccomanda, ad esempio, di non gettarli mai nell’indifferenziata; di non abbandonarli nell’ambiente; di non dimenticarli in casa; di portali alle isole ecologiche – chiamate anche centri di raccolta, piattaforme ecologiche, eco-centri, riciclerie – più vicine, ricordando che si tratta di strutture allestite dagli enti locali per la raccolta differenziata delle diverse tipologie di rifiuti urbani, fra cui i RAEE; di chiedere al proprio Comune o alla società che effettua per conto del Comune i servizi di gestione dei rifiuti urbani il ritiro a domicilio dei RAEE ingombranti.
Il testo qui riprodotto è parte dell’articolo “Gesti quotidiani per salvare il pianeta: dal cibo alla moda, dal fumo ai rifiuti elettronici” pubblicato su Tiscali – Ambiente il 7 febbraio 2020.