FRANCIA E RIVOLUZIONE

di  Edmond Dantes

 

Ci sono delle notizie che proprio non riescono a passare inosservate, e stavolta esse arrivano dalla Francia. Lo stato transalpino è diventato il primo Paese al mondo ad iscrivere esplicitamente il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) nella propria Costituzione, una modifica della carta fondamentale dello Stato approvata dalla schiacciante maggioranza dei membri del Parlamento eccezionalmente riuniti in congresso a Versailles, la Reggia del Re Sole alle porte di Parigi. Del resto i numeri parlano chiaro: su un totale di 925 parlamentari aventi diritto, ad esprimersi per la revisione costituzionale sono stati 852: i voti a favore sono stati ben 780, i contrari appena 72. Tutto questo è stato perpetrato a pochi giorni dalla Marcia per la Vita che si è tenuta proprio a Parigi. 

Pur di ottenere tale meraviglioso “diritto” è stato bocciato un emendamento, presentato dalla destra francese, che avrebbe voluto inserire nella Costituzione almeno il diritto all’obiezione di coscienza per i medici che ne avessero fatto richiesta. E’ seguita una vibrata protesta da parte della Chiesa Cattolica che ha parlato di deriva autoritaria francese. 

A questo punto si affacciano alla mente alcune considerazioni su tutto questo che sono praticamente inevitabili. Ben 235 anni dopo la “meravigliosa” rivoluzione francese come stanno le cose? 49 anni dopo la depenalizzazione dell’aborto in Francia possiamo fare alcune considerazioni? Libertà di uccidere fin dal ventre della madre, per il bene della repubblica, perché così vuole la repubblica, perché così vuole il numero. Uguaglianza davanti alla morte, al boia che una volta uccideva indiscriminatamente popolo, nobili e Re, adesso non esita ad uccidere perfino nel ventre della madre con il consenso della madre stessa. Fratellanza: è uno scherzo? Quale fratellanza, dove si trova? Un feto è già mio fratello, perché dovrei ucciderlo? La gravidanza non può essere interrotta ma soltanto stroncata, il feto viene ucciso per cui dove sarebbe questa sbandierata fratellanza? Siamo tutti fratelli però qualcuno non esita ad uccidere nel più barbaro dei modi il più indifeso degli esseri umani; dove sarà mai possibile trovare un’ipocrisia più rivoltante di questa? Ma sì, ma sì, questo è un altro meraviglioso successo di quella terribile rivoluzione del 1789 che è iniziata con un immenso bagno di sangue, compreso quello di Sua Maestà Cristianissima il Re Luigi XVI e tale bagno di sangue dopo quasi due secoli e mezzo continua imperterrito ancora oggi. 

La repubblica del numero è quella e sempre quella, da S. M. Luigi XVI ai moti della Vandea agli angeli innocenti dell’aborto, è la repubblica che va avanti e lascia dietro di sé uno spesso e denso strascico di sangue, quello di tutti coloro che sono stati uccisi a partire da quel tragico 14 Luglio 1789 e che continuano ancora oggi ad essere uccisi. I rivoluzionari cianciavano tanto contro l’assolutismo, ed allora cosa sarebbe mai una legge repubblicana che arriva a vietare perfino l’obiezione di coscienza? A questo punto la sedicente repubblica francese ha stabilito definitivamente il proprio fallimento, e ci piace constatare che la Monarchia è sempre di più la scelta migliore. 

Molti sedicenti storici si sono sbizzarriti e compiaciuti nel propalare le più assurde falsità attribuite alla Monarchia ma essa non ha mai e poi mai legittimato quell’abominio denominato aborto di stato. In passato ci sono state delle guerre, purtroppo è vero, perché adesso forse no? In passato ci sono state epidemie e miserie, purtroppo è vero, perché adesso forse no? Alcuni nobili hanno purtroppo infangato il Trono però mai e poi mai hanno ucciso deliberatamente il più indifeso degli esseri umani. 

Che torni la Monarchia, in Francia ed anche altrove. Che torni un degno erede di Sua Maestà Cristianissima Re Luigi XVI, che tornino i Re autenticamente Cattolici, che torni la sacra alleanza tra Trono ed Altare. Hanno cercato di rovesciare i Troni oppure di renderli indifferenti ed anestetizzati ma grazie a Dio non sono riusciti a rimuoverli dal cuore della gente. Che torni la Monarchia che guarda al Papa di Roma come Vicario di Cristo e faro di Civiltà, che torni un Re che vuole bene al proprio popolo e che proprio per questo mai e poi mai permette che si uccida un bambino nel ventre della propria madre. Ben venga un vero Re, ed a questo punto visto che si parla della Francia il pensiero corre a Sua Maestà Re Filippo X che da acceso sostenitore del diritto divino dei Re riteneva privo di senso il concetto di un Re "che regna ma non governa" e disse più volte che piuttosto che fare "il sovrano all'inglese, dedito esclusivamente ai ricevimenti e ai bei vestiti" avrebbe preferito di gran lunga l'abdicazione e l'esilio. E’ vero che gli anni passano, accadono cose nuove, esistono le costituzioni ma nonostante ciò un vero Re non deve essere soltanto un simbolo, uno spaventapasseri o qualcosa del genere, bensì il centro di comando verso il quale convergono i quattro poteri fondamentali di qualsiasi Stato in qualunque epoca (Governo, Parlamento, Magistratura e forze armate). 

A tal proposito è davvero molto facile ed istruttivo ricordare che nel Regno d’Italia le Loro Maestà i Re d’Italia avevano di fronte a loro la Legge di Dio che avevano provveduto a fare inserire nello Statuto Albertino, per cui in Italia avevamo la Legge di Dio inserita nella legge fondamentale del Regno d’Italia, ed infatti l’aborto provocato era assolutamente vietato e duramente condannato. E’ altrettanto vero che purtroppo ci sono stati scontri tra Chiesa Cattolica e Regno al tempo della Questione Romana ma è altrettanto vero che essa fu finalmente chiusa nel 1929 con la stipula dei Patti Lateranensi, che hanno sanato le ferite inferte alla Chiesa Cattolica ed hanno portato alla pace religiosa in Italia, beninteso mantenendo lo Statuto Albertino con l’articolo 1 che così recita testualmente: “La Religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola Religione dello Stato. Gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi”, ed infatti l’orrendo infanticidio mascherato da nomi e sigle quali IVG, aborto e diavolerie simili era vietato e perseguito duramente.

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Antoine Hérouard, arcivescovo di Digione

Un vero Re si preoccupa del bene del proprio popolo, non lo uccide e non permette che venga ucciso nel ventre delle madri; un vero Re segue la Legge di Dio, le leggi che sono in armonia con quella di Dio e non quelle abominevoli travestite da mode effimere che seminano stragi al loro passaggio. Onore al Re di Francia, Onore al Re d’Italia.