In memoria di S.A.R. la Principessa Maria Cristina di Savoia Aosta di Borbone delle Due Sicilie

di Eleonora Vicario

Il 25 Maggio 2024, presso la Basilica di Superga, si è tenuta una Messa in memoria di S.A.R. la Principessa Maria Cristina di Savoia Aosta di Borbone delle Due Sicilie, Dama di Gran Croce di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Alla funzione religiosa, tra gli altri, hanno presenziato la moglie del Principe Aimone, Sua Altezza Reale la Principessa Olga di Savoia Duchessa di Savoia, con Suo Padre, Sua Altezza Reale il Principe Michele di Grecia e la Madre Marina.

Per ricordare la Principessa Maria Cristina, riportiamo un articolo di Francesco Di Bartolomei, scritto lo scorso anno in occasione della Sua morte.

“Il 18 novembre us a San Paolo del Brasile dove viveva, ci ha lasciati all'età di 90 anni S.A.R. Maria Cristina di Savoia Aosta per matrimonio Principessa di Borbone Due Sicilie, figlia di Amedeo di Savoia Duca d'Aosta Viceré d'Etiopia e Anna d'Orléans.

Sul padre della defunta tanto fu scritto e detto ed anche le di certo non storicamente inclusive autorità della Repubblica Italiana hanno sempre riservato attenzione al suo ricordo (nel 1962 l'allora Presidente Segni partecipò all'inaugurazione di una sua statua in Friuli), come per altro sempre ha fatto il mondo militare.

Le pagine di eroismo che il Duca scrisse nella difesa dell'Impero Italiano in Africa Orientale contro la prima potenza coloniale di quel tempo -l'Inghilterra- rimasero un esempio di grande patriottismo, intriso anche di una profonda religiosità che il Duca espresse sino alla fine dei suoi giorni e che probabilmente trasmise alle sue figlie (la sorella della Principessa Maria Cristina, Margherita è scomparsa nel 2022) nel poco tempo in cui poté crescerle, prima di morire durante la seconda guerra mondiale in un campo di concentramento inglese in Kenya nel 1942.

Lei, Maria Cristina, la secondogenita, era nata nel castello di Miramare a Trieste il 12 settembre del 1933. A pochi anni di vita si trasferì in Africa dove il padre andò ad amministrare per conto dell'Italia l'Impero nella provincia dell'A.O.I. (Africa Orientale Italiana). Ad Addis Abeba visse sino al 1940 quando assieme alla madre e alla sorella fu rimpatriata allo scoppio della guerra per l'Italia. Dopo l'armistizio del settembre 1943 tra il governo del Re e gli alleati, fu arrestata dai nazisti col resto della sua famiglia e deportata nel campo di concentramento di Hirschegg in Austria, diventando uno dei sette deportati di Casa Savoia nei lager (lei era fra i tre bambini di famiglia assieme alla sorella e al cugino Amedeo, allora neonato, scomparso nel 2021); costoro assieme ai due caduti della Casa, il padre Amedeo e la zia Mafalda, rendono la famiglia reale italiana quella che ha pagato il più grave tributo di sangue alla follia dell'ultima guerra. In ricordo della madre deportata, il poeta triestino di religione ebraica Umberto Saba scrisse due madrigali molto toccanti.

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Dopo la caduta della Monarchia visse in Belgio e Svizzera, prima di trasferirsi in Brasile dove sposò il Principe Casimiro di Borbone Due Sicilie.

Da questa unione sono nati quattro figli: Luigi Alfonso, Anna Cecilia, Elena Sofia e Alessandro Enrico Maria, quest'ultimo sacerdote dei Legionari di Cristo. Il dettaglio ci denota ancora una volta la vocazione religiosa della famiglia. Anche per questo in forma estremamente riservata, come nel resto della sua esistenza, la Principessa ebbe sempre un’attenzione al sostegno dei più deboli. Come attività dinastica fu custode della memoria paterna e negli ultimi anni si impegnò molto per la beatificazione della Regina di Napoli Maria Cristina di Savoia (1812-36), legata a lei da una tripla circostanza.

Primo, per nome di battesimo, secondo per famiglia d'origine, terzo per matrimonio. Fu tra le più importanti sostenitrici assieme al marito di tale santo evento e questo fu testimoniato anche dal fatto che fu colei che accese il cero sulla tomba della Regina dopo la Beatificazione.

Con lei se ne va l'ultimo lembo di vita terrena della famiglia di un grande eroe e una donna che ha saputo sicuramente e cristianamente affrontare la vita da testimone storico importante in un tempo non facile. Il riserbo e la credibilità che la sua figura ci lascia sono il più bel ricordo che ci ha trasmesso.”

Come riferiva Di Bartolomei nel suo articolo, il 4 novembre 1962, la Principessa Maria Cristina aveva assistito all'inaugurazione del monumento dedicato a suo padre e al Lapidario ai caduti del I e IV Stormo Caccia.

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l'inaugurazione del monumento al Duca d'Aosta (Archivio Musei Provinciali)

Il Goriziano, il giornale online del Territorio Goriziano, il 20 novembre 2023 riportava:

“In quell'occasione, sulla tribuna d'onore c'erano anche il ministro della Difesa Giulio Andreotti, rappresentanti del Parlamento, la duchessa vedova Anna di Francia, il giovane Amedeo d'Aosta con la madre Irene di Grecia, il Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica generale Remondino, il segretario generale dell'Aeronautica generale Fiori e diversi altri esponenti delle forze armate. Presente anche uno zaptié eritreo, Abdalla Ben Ahmed, che nel 1941 era con il Duca all'Amba Alagi al momento della resa: divenuto maresciallo dei carabinieri, volle esserci per ricordare il suo ex comandante”.

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Foto e arch. F.Chianese


1. https://totapulchra.org/index.php/comunicati/1381-addio-alla-principessa-maria-cristina-di-savoia-a...


2. https://www.ilgoriziano.it/articolo/morta-principessa-maria-cristina-figlia-duca-aosta-gorizia-20-no...