Recensione del libro “Cifra reale”

di Virginia Paola Lalli

Scritto da S.A.R. Amedeo d’Aosta insieme alla giornalista Danila Satta, il libro “Cifra reale” ripercorre la storia personale e politica degli Aosta intrecciata a quella dei Savoia nel periodo storico che va dal Risorgimento alla Seconda guerra mondiale fino al drammatico dopoguerra e ai giorni nostri.

Vengono riportati molti interessanti aneddoti ma anche narrazioni di importanti avvenimenti storici riguardanti i protagonisti della storia d’Italia da un punto di vista privilegiato, interno agli appartenenti alla dinastia che li hanno vissuti in prima persona.

Il Duca racconta della sua nascita mentre la madre, la coraggiosa Irene di Grecia, moglie di Aimone d’Aosta, morto giovane quando Amedeo aveva solo quattro anni, era in stato di prigionia dei nazisti e delle vicissitudini della famiglia con figli e nipoti che si è costruito.

Racconta anche degli avi, della nonna Hélène di Francia, temuta anche da Mussolini, esploratrice e tra le prime a ricevere la medaglia Florence Nightingale per aver saputo organizzare le crocerossine come un vero esercito.

Fino al ricordo delle personalità di S.M. Umberto II e della “zia” la regina Maria Josè ai quali parlava in terza persona come ci si doveva rivolgere parlando ad un sovrano e del loro altissimo senso del ruolo anche se vivevano in esilio.

Sarà testimone degli eventi e delle grandi cerimonie delle famiglie reali regnanti peraltro tutte imparentate con gli Aosta.

Un libro coinvolgente di molte vite che attraversano due epoche storiche e due mondi diversi.

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Consapevole, nostalgico mai livoroso con la fierezza di essere rappresentante di una famiglia che appartiene alla tradizione storica e la certezza di essere più che mai attuali.

Un libro che i lettori apprezzeranno molto e nel quale potranno riconoscersi come depositari di una storia comune.

“Cultura, educazione, senso del dovere, solidarietà” costituiscono secondo il Duca i criteri per vivere, ancora ai giorni nostri, i valori rappresentati dalla “cifra reale”.

Un prezioso patrimonio interiore da custodire e tramandare.