21 Aprile 2021

di Eleonora Vicario

In Gran Bretagna, il 21 Aprile 2021, si festeggiava sommessamente il novantacinquesimo compleanno di Elisabetta II, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dal 1952, colpita dalla perdita del Principe Filippo, Duca di Edimburgo.

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Nello stesso giorno nel mondo si festeggiava la Giornata mondiale della creatività e dell'innovazione, creata il 25 Maggio 2001 a Toronto, in Canada.

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Nel 2017 il 21 aprile è stato ufficialmente riconosciuto dalle Nazioni Unite come Giornata mondiale della creatività e dell'innovazione. La giornata viene celebrata per sensibilizzare sull'importanza della creatività e dell'innovazione nella risoluzione dei problemi, nel pensare e fare le cose in modo più efficace e produttivo e facile. L'obiettivo principale della giornata è incoraggiare le persone a utilizzare nuove idee, prendere nuove decisioni e pensare in modo creativo.

La creatività è ciò che fa girare il mondo1

In Italia, ancora in quella data, si festeggiava il 2774mo Natale di Roma, una data presunta, verosimilmente irreale, ma divenuta un appuntamento annuale che ha sostituito l'antica festa dedicata alla purificazione delle greggi e dei pastori chiamata Palilia.

Viene tramandato che Antonino Pio, Imperatore dal 138 d.C. al 161 d.C., figlio adottivo dell'Imperatore Adriano, festeggiò la ricorrenza della nascita di Roma in questo giorno, nel 147-148 d.C. e che, nel 248 d.C., Marco Giulio Filippo Augusto, detto Filippo l'Arabo, ne celebrò il primo millennio. Dopo la fine dell'Impero romano d'Occidente, sparirono molte tradizioni romane così, solo nel periodo risorgimentale fu ripristinato il festeggiamento per la nascita di Roma. In seguito all'annessione di Roma al Regno d'Italia, nel 1870, il Natale di Roma divenne una ricorrenza annuale, rispettata in tutta la Nazione.

Dall'unificazione a oggi, molto è cambiato nella nostra Capitale; l'eleganza e il rispetto per le bellezze artistiche e naturali mancano da molti anni: si è preferito demolire un palazzetto del quartiere Coppedè, gioiello di architettura Liberty, per far posto a una palazzina ipermoderna del tutto fuori luogo nel contesto del quartiere; oppure, si è scelto di abbattere gli alberi “pericolosi” per mancanza di potature, invece di prendersene cura. 

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La palazzina demolita

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La nuova costruzione

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Abbattimento degli alberi a Villa Paganini

Ancora prima, si è prolungata la metropolitana fino a Piazza di Spagna trasformando il più bel salotto di Roma in un vagare di folle accalcate che calpestano incuranti il candido travertino della Barcaccia alla conquista del “selfie” da inviare agli amici.

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E' stata così violata anche via dei Condotti, la leggendaria strada dei grandi negozi come Cartier, Bulgari, Valentino, Gucci, Hermès, Buccellati, Battistoni, Van Cleef e tanti ancora, e degli illustri personaggi:


Eccellente esempio di strada dell'età barocca, qui vi abitarono il Governatore di Roma, che in un documento del 1567 la chiama "strada del Palazzo del sig. Giuliano de' Trani verso la Trinità", il poeta inglese Alfred Tennyson, il più rappresentativo dell'epoca vittoriana, l'archeologo Antonio Bosio, lo scrittore inglese William Thackeray, Stendhal, nella pensione Franz nel 1816 nel 1827, nel 1835 in via Condotti 48 con l'amico pittore Abraham Costantin, Giacomo Leopardi al numero 81, dove una lapide ricorda questo soggiorno di circa cinque mesi; e ancora, al numero 11, nel palazzo Bezzi-Scala, abitò e si spense Guglielmo Marconi, e oggi vi abitano la marchesa Cristina Marconi con la figlia principessa Elettra Giovannelli. Ma il punto di riferimento della via è il numero 86, sede del celeberrimo "Antico Caffè Greco", fondato nel 1760 dal levantino Nicola della Maddalena.

Fare l'elenco di tutti gli artisti, letterati, personalità italiane e straniere che l'hanno frequentato, meriterebbe una pubblicazione a parte, noi evidenzieremo i più celebri: da Goethe a Heine, da Goldoni a Stendhal, da Canova a Gogol, da Liszt, a Gounod e a Wagner, da Silvio Pellico a Luigi di Baviera, dall'abate Pecci che fu poi Leone XIII, al romanziere danese H.C. Andersen che qui scrisse un romanzo d'ambiente romano, e a Cesare Pascarella, poeta romanesco che su questo caffè lasciò un saggio [...]2

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Pur nell'evidente declino, peggiorato dall'attuale pandemia, in questi giorni si è apprezzato un progetto descritto da Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio:

Per il Natale di Roma mettiamo insieme tutti i numeri dell’ambiente e le idee che abbiamo costruito in questi nove mesi di lavoro, e sulle quali continueremo a lavorare. Si tratta di un percorso partecipato da centinaia di straordinarie persone dei circoli, tra gli attivisti dell’ambientalismo romano, tra gli esperti di tanti settori, che da vita a un’idea vera e concreta per il futuro, con l’obiettivo di mettere l’ambiente al centro verso la Roma che vogliamo. Oggi Roma è percepita come un irrisolvibile groviglio di problemi ambientali, da quanti la vivono ma anche da altre comunità che spesso ne subiscono le inefficienze sui propri territori; bisogna cambiare radicalmente questa percezione, ponendo al centro delle politiche l’ambiente con atti concreti, non rendering, con la partecipazione popolare vera, con la fruizione sostenibile degli spazi, perché questa città torni ad essere magnifica.

Nel festeggiamento di questo 2021 c'è stata la presentazione di una Medaglia celebrativa realizzata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; su operaroma.tv, il m° Michele Mariotti ha diretto la Luisa Miller di Giuseppe Verdi; sono stati presentati due video: uno per mostrare due nuovi tratti di camminamenti alle Mura Aureliane e uno sull'Ara Pacis; sono state lette pubblicamente opere di Gioachino Belli; c'è stata la proiezione di immagini ispirate a Roma sulla facciata di Palazzo Senatorio al Campidoglio, l'illuminazione della Fontana dell’acqua Paola di piazza Trilussa e del Fontanone del Gianicolo ed è stato riaperto il Roseto comunale; infine, i paracadutisti della Nazionale dell’Aero Club d’Italia e di alcune associazioni sportive hanno sorvolato la città.

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Il Pantheon

Appuntamento immutabile è però stato lo spettacolo di luce che si verifica al Pantheon soltanto una volta l'anno, quasi miracoloso se non fosse basato su un prodigio architettonico: alle 12 precise del 21 Aprile, i raggi del sole sono penetrati nell'oculo della cupola del Pantheon con un’inclinazione che ha creato un fascio di luce tale da colpire, illuminandola, la porta in bronzo.

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Ogni 21 Aprile, a quell’ora, l’Imperatore entrava da quell'ingresso immerso nella luce.

1 Bimcal.it

2Via dei Condotti, Ed. Rusconi, 1987 pgg. 15-16 “Via Condotti” di Giorgio Torselli