Covid in Svezia, il Re si assume la responsabilità: “Abbiamo fallito”

Dopo l’innalzamento dei casi di Covid-19 in Svezia, l’altro ieri (17 dicembre 2020) in un inaspettato commento il Re Carlo XVI Gustavo Bernadotte si è scusato col suo popolo alla TV di Stato nazionale, affermando:

"Gli svedesi hanno sofferto tremendamente in condizioni difficili. Ritengo che abbiamo fallito, abbiamo un gran numero di morti e questo è terribile”

Una forte assunzione di responsabilità assolutamente non dovuta in quanto la Svezia è una monarchia moderna, dove il Sovrano non ha alcun potere e l’esecutivo è esercitato dal Governo secondo la Costituzione.


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Re Carlo XVI Gustavo a braccetto con la figlia del Presidente Mattarella (che gli succede accompagnato dalla Regina di Svezia) durante la Visita di Stato del Presidente Mattarella in Svezia, 2018.

Nonostante una critica così forte non fosse mai giunta dal Re verso l’esecutivo, il Primo Ministro socialdemocratico di minoranza Stefan Lofven non ha però detto una parola in risposta al Sovrano, riconoscendo l’importanza e la verità delle sue parole. Ora le opposizioni richiedono le dimissioni del Primo Ministro, che non si esclude giungeranno presto sulla scrivania del Re.

Il Re di Svezia ha esemplificato ancora una volta l’autentico ruolo di garanzia dovuto da un Capo di Stato, rappresentante dell’Unità nazionale. 

In Italia, però, nonostante le problematiche portate dalla pandemia, che ci collocano tra i paesi più critici in tutta Europa e nel Mondo, nessun Vertice statale si è ancor mai sentito in dovere di scusarsi col popolo, nonostante gli innumerevoli proclami portati avanti fuori e dentro la Tv di Stato

Il Re ha parlato personalmente al suo popolo, il quale non si sarà sicuramente sentito trascurato:

“Il virus si è avvicinato ogni giorno di più a tutti, anche a me, e questo non è quello che si desidera, sia che si sia Sovrano che cittadino”

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 Carlo XVI Gustavo stringe la mano a Mattarella durante la Visita di Stato del 2018