Duecento anni d'indipendenza greca

di Eleonora Vicario


Lo scorso 25 Marzo sono stati festeggiati i 200 anni dalla rivoluzione per l’indipendenza della Grecia. Il Paese subì per 400 anni l’occupazione turca, dal 1453, con la presa di Costantinopoli, al 1821, anno di inizio della guerra d'indipendenza greca ma, in realtà, si arrivò all'indipendenza ufficialmente solo nel 1827.

Gli ottomani riuscirono a conquistare in breve tempo buona parte del territorio greco nel momento in cui si dissolse lo Stato bizantino, grazie alle divisioni sociali del periodo.

Negli anni, poi, nonostante i numerosi tentativi di ribellione, il regime ottomano riuscì sempre con la violenza a reprimere i moti. Anche la Crociata promossa da Papa Eugenio IV nel novembre 1444 si concluse con la vittoria degli ottomani nella battaglia di Varna.

Fondamentale per il percorso verso l’indipendenza fu la società segreta della Filikì Eterìa (Società degli amici), un'organizzazione segreta presieduta da Alexandros Ypsilanti e fondata a Odessa nel 1814: il suo motto, “Libertà o morte”, compare nella Bandiera nazionale con le nove strisce orizzontali bianche e blu.

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Nel 1821, da Patrasso partì la rivoluzione di tutti i greci - anche di quelli che si trovavano nei territori controllati dalle grandi potenze - contro il dominio dispotico dell’Impero ottomano, culturalmente e politicamente così diverso, in un anelito di libertà e per il bisogno di una Patria comune.

La popolazione ottomana era divisa in musulmani, cristiani ed ebrei, dove i musulmani erano dominanti soprattutto perché era stata favorita l'immigrazione di popolazioni turche in Grecia ed erano guidati dal sultano che aveva potere assoluto; la lingua e la letteratura ellenica erano state proibite ed erano stati cancellati tutti i riferimenti all'Impero bizantino. Il clero ortodosso, però, continuava ad insegnare di nascosto la cultura e le tradizioni greche che così non vennero dimenticate.

Il Patriarca dei cristiani ortodossi, Gregorio V, fu accusato di essere l’istigatore della ribellione e fu impiccato.

Gli episodi più violenti del 1821 ebbero luogo nell’isola di Chio dove la popolazione fu sterminata. Per questi fatti alcuni intellettuali europei sposarono la causa greca e poco dopo i greci furono aiutati da Regno Unito, Francia e Russia, riuscendo a sconfiggere gli ottomani.

La rivoluzione greca fu di ispirazione per il Risorgimento italiano e patrioti italiani come Santorre di Santarosa, Giuseppe Rosaroll, Giuseppe Tosi, Carlo Serassi si unirono ai combattenti greci. Questi ultimi due caddero in quei giorni e furono seppelliti nel Tempio di Efesto dell'Agorà di Atene.

La rivoluzione greca portò alla nascita della Turchia moderna, definita con gli accordi di Losanna nel 1923.

Dal 1832 la Grecia fu guidata dal Principe Ottone di Baviera che divenne Re della Grecia con la convenzione di Londra. Nei primi anni di Regno si occupò della riforma scolastica che portò anche l'istituzione del Politecnico di Atene ma nel tempo si rivelò un Monarca assoluto e solo nel 1843 accettò di proclamare una Costituzione ammettendo alcuni greci nel Consiglio di reggenza.

A lui succedette Re Giorgio I, bisnonno di S.A. Olga di Grecia, sposata nel 2008 con S.A. Aimone di Savoia-Aosta.

Il 25 marzo è sempre stato un appuntamento importante per la Grecia anche perché la chiesa ortodossa festeggia nello stesso giorno l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria.

Quest'anno, per celebrare l'importante ricorrenza, sono stati organizzati numerosi eventi sia in Grecia che all’estero anche se, a causa della pandemia, le celebrazioni sono state ridimensionate.

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I festeggiamenti sono iniziati con la cerimonia dell'Alzabandiera sull'Acropoli di Atene dove il soprano Anastasia Zannis ha cantato l'Inno nazionale. Senza pubblico ma alla presenza del Presidente della Repubblica Katerina Sakellaropoulou, del premier Kyriakos Mitsotakis e dei rappresentanti dei Paesi che aiutarono i greci durante la rivoluzione, si sono svolte parate militari; in particolare, truppe a cavallo indossavano i costumi del conflitto del 1821.

Il Principe Carlo d'Inghilterra ha deposto una corona di fiori sulla Tomba del Milite ignoto, ricordando che in Grecia, a Corfù, è nato suo padre il Principe Filippo, Duca di Edimburgo.

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La Francia per l'occasione, ha prestato un arazzo del 18mo secolo che rappresenta la 'Scuola di Atene' di Raffaello Sanzio; l’Ambasciatore francese Patrick Maisonnave ha detto: “La Scuola di Atene simboleggia l’impegno per la democrazia e ci ricorda che tutte le Repubbliche occidentali devono molto alla Repubblica greca”.

Gli edifici delle città europee, ma anche americane, si sono colorate di bianco e di blu e in Australia, la Sydney Opera House si è illuminata con i colori della bandiera greca.

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Con il Programma Numismatico “Grecia 2021” verranno emesse quattordici monete da collezione che rappresenteranno momenti della storia greca.

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La prima medaglia da collezione "precursore" del Programma di numismatica relativa al 200° anniversario della rivoluzione greca del 1821. Sul "PRECURSORE" è raffigurato il dipinto di Theophilos Hatzimihail del pittore popolare "la rinascita della Grecia". Il dipinto di Theophilos è dipinto su cartone e risale al 1911. Si basa su una precedente litografia (1840 circa) e raffigura la Grecia come "antica" in un lungo mantello rosso in piedi tra antiche rovine ma anche come "cristiana" poiché tutto si svolge sotto l'"occhio che tutto vede" di Dio mentre gli angeli lodano. Due figure emblematiche dell'ellenismo pre-Rivoluzione sostengono la Grecia: Adamantios Korais e Rigas Velestinlis. La medaglia è composta da 3 parti collegate da un anello polimerico blu1.

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E' prevista inoltre l’emissione di francobolli e prodotti filatelici per ricordare questa data e una mostra, “1821 Before and After”, grazie agli archivi del Museo Benaki, in collaborazione con la Banca di Grecia, la Banca Nazionale e Alpha Bank.

1https://www.electacollections.com/it/product/3184640/NOVITA/Grecia-PRECURSORE-200-anni-della-rivoluz...