Ferrara e il suo carnevale rinascimentale tra giochi e battaglie

di Carlo Giovanni Sangiorgi

 

Un fine settimana all’insegna dei colori del Rinascimento quello che si è svolto a Ferrara, ove dal 20 al 23 febbraio si è celebrato l’atteso “Carnevale degli Este”, tra eventi musicali e culinari, conferenze, esposizioni, sfilate, mercati storici e spettacoli organizzati dall’Ente Palio, in collaborazione con le Contrade della città e il patrocinio del Comune di Ferrara e di altri numerosi enti ed associazioni.

Oltre 250 figuranti ed un programma ricco hanno animato il cuore cittadino e permesso al pubblico di immergersi nella Storia, nelle atmosfere del periodo di maggiore splendore della città ducale. Quest’anno, l’evento è stato dedicato alla trionfante vittoria delle armate di Alfonso I d’Este, primo Duca di Ferrara, e del fratello Cardinale Ippolito, sull’esercito di Venezia nella battaglia della Polesella del 1509, sulle sponde del fiume Po.

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Tra le vie, le piazze e all’interno delle sale di alcuni palazzi del suggestivo Centro Storico si è potuta assaporare la magnificenza di un’epoca florida, una vera e propria “rinascita” delle arti e del culto dell’uomo.

Definita «Città del Rinascimento», Ferrara è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1995 e descritta come «mirabile esempio di città progettata nel Rinascimento, che conserva il suo centro storico intatto e che esprime canoni di pianificazione urbana che hanno avuto una profonda influenza per lo sviluppo dell’urbanistica nei secoli seguenti»[1].

L’inaugurazione del carnevale, nonché le varie conferenze, si sono tenute presso Palazzo Bonacossi, sede dei Musei Civici di Arte Antica e del Museo Riminaldi ove, per l’occasione, sono state esposte le cosiddette “Polene del Duca”, manufatti lignei perfettamente conservati provenienti dalla battaglia di Polesella. Al centro delle attività anche il poderoso ed ammirevole Castello Estense, una delle ultime fortezze in Europa ancora circondata da un fossato alimentato dalle acque del Po di Volano: oltre alla possibilità di visitare i locali, il pubblico ha potuto prendere parte alle visite guidate che li ha portati a spasso per il centro e lungo le mura cittadine, alla scoperta della Historia di Ferrara e dei personaggi del Rinascimento che l’hanno resa una delle città più moderne d’Europa dell’epoca.

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Il "Duca di Ferrara"

Il corteo storico del sabato, con oltre 250 figuranti provenienti dalle contrade del Palio, tra cui dame e illustri nobili, l’Augusto Signore di Ferrara Alfonso I d’Este con la consorte Lucrezia Borgia, Sua Grazia il Cardinale Ippolito d’Este, cavalieri, vessilliferi, sbandieratori, armati, musici, il giudice dei Savi Antonio Costabili, hanno animato l'ingresso trionfale in città per le celebrazioni della vittoriosa battaglia della Polesella. Sontuosi i costumi dei figuranti, delle maschere e dei colori ispirati non solo alle fonti scritte, ma anche agli affreschi presenti nei palazzi della città. Ciò ha permesso al pubblico ed ai partecipanti tutti un’esperienza completa, il più possibile autentica al periodo storico di riferimento. La serata si è conclusa con i “Banchetti e danze col Messisbugo”, la cena animata da balletti rinascimentali, commedie ed esibizioni di armati, organizzata dalla Contrada di Borgo San Giovanni.

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La domenica si è aperta, in Piazza del Municipio, con l’esibizione dei piccoli sbandieratori e musici delle Contrade, il vero e proprio “futuro” della tradizione secolare tramandata nella città ducale: ricordiamo che il Palio di Ferrara risulta essere il più antico d’Europa con oltre 750 anni di Storia. Nello stesso giorno è andata in scena la battaglia, accompagnata dal corteo dei musici e figuranti, nonché dagli armati delle Contrade che si sono cimentati in uno spettacolo di combattimento cruento, al fine di rappresentare e donare al pubblico gli effetti sonori e visivi delle fasi salienti dello scontro tema del “Carnevale degli Este 2020”.

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A conclusione della giornata, in Piazza Trento e Trieste, si è consumato il rogo del fantoccio messer Begosso e la lettura dell’editto di chiusura della manifestazione, con gli auspici e saluti al 2021.

A Ferrara, città ricca di arte, cultura e magnifici paesaggi nel contesto del suo territorio, pietra miliare di riferimento del turismo in Italia, non mancano mai iniziative ed eventi che ripercorrano non solo periodi storici passati, ma anche temi attuali, da vivere e visitare, nonché da valorizzare quale esempio di eredità di una tradizione secolare, in grado di donare un esempio emblematico di continuità nel contesto urbano e nel tessuto della società.


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[1] https://www.ferraraterraeacqua.it/it/ferrara/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/patrimonio-unesco

 

Si ringrazia il Sig. Carlo Vergnanini per la gentile concessione alla pubblicazione delle foto provenienti dal Suo archivio.