La "Pietra del Destino" all'Incoronazione di Re Carlo III

di Pietro Fontana

La “Pietra del Destino” (“Stone of Destiny”) è partita dalla Scozia alla volta dell’Abbazia di Westminster, dove avrà un ruolo chiave per la legittimità dell’incoronazione del nuovo Re, Carlo III. Ma di cosa si tratta?

Verso il XIV Secolo, lo storico e canonico inglese Walter Hemingford così scriveva :

All’Abbazia di Scone, chiesa di Dio, vicino all’Altare maggiore, era posta una grossa pietra, incavata come una sedia, sulla quale i futuri Re sedevano per l’incoronazione, secondo l’antico costume

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Questo blocco di arenaria rossa antica che riporta una croce incisa sul suo dorso e due maniglioni di ferro ha sempre dunque tenuto il ruolo di Pietra dell’Incoronazione (“Coronation stone”) ed è infatti chiamato anche “Pietra di Scone” in onore della sua sede originaria presso la città di Scone, antica capitale del Regno di Scozia dall’843 d.C. (al 1452 d.C.), al tempo ancora separato dal Regno d’Inghilterra.  Il primo a sedervisi fu proprio il primo Re degli Scozzesi, Fergus Mór, il Grande, figlio di Eric, il quale secondo la leggenda portò la pietra fino ad Argyll, dove fu incoronato, dall’Irlanda (uno dei nomi tradizionali di quest’isola è infatti “Inis Fàil” cioè “Isola del Destino” dove infatti l’usanza di consacrare i propri "Alti Re" su una grande pietra mistica affonda le sue radici nella mitologia Celtica con la “Lia Fàil” la “Pietra del Destino” irlandese che ancora oggi trova posto nella "Collina dell'inaugurazione" di Tara). Lo storico D.A. Binchy ha descritto l’uso come

 "un rito di fertilità arcaico di un tipo associato alla Regalità primitiva in tutto il mondo"

Un’altra leggenda, giunta con la cristianizzazione delle Isole britanniche, riconosce in lei la “Pietra di Giacobbe”, usata come cuscino dal Patriarca israelita come descritto nel Libro della Genesi (28:10-22) nella notte in cui ebbe il sogno o visione di una scala che dalla terra si protendeva verso il cielo, con angeli che salivano e scendevano (la “Scala di Giacobbe”). Quella notte Dio si rivelò a lui rinnovando l’Alleanza stipulata coi suoi padri. Al risveglio, Giacobbe consacrò la terra chiamandola “Bet-El” (letteralmente “Casa o Tempio di Dio”) oggi Bethel, Palestina. Il Gesù dei vangeli citò poi questo fatto per sé stesso dicendo (Giovanni 1,51)

 “In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo

interpretato poi dal teologo metodista Adam Clarke 

come un perpetuo scambio aperto tra Cielo e Terra per mezzo di Cristo. […] Gli angeli che salgono e scendono sopra il Figlio dell'uomo sono una metafora presa dall'abitudine di mandare corrieri e messaggeri dal Re e Principe ai suoi Ambasciatori presso le Corti straniere e gli Ambasciatori indietro dal Re e Principe stesso

afferendo dunque alla sfera della regalità il cui grembo è stato peraltro fin dal principio biblico (coi Re Davide e Salomone) diffondendosi per tutta Europa assieme al cristianesimo dunque fino alle Isole britanniche intorno al IV e V Secolo (è questa l’epoca sia dell’Editto di Costantino che di San Patrizio).

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"Il Sogno di Giacobbe" di William Blake, 1805, British Museum, Londra

Scozia e Inghilterra non ebbero però storicamente buoni rapporti. Nel XIII Secolo scoppiò la Prima guerra d’indipendenza scozzese di Robert the Bruce e William Wallace contro il Re d’Inghilterra Edoardo I dei Plantageneti, chiamato “martello degli Scoti”, il quale nel 1296 rimosse con la forza la “Pietra del Destino” dal suo seggio a Scone per portarla all’Abbazia di Westminster per dichiararsi “Lord Paramount”, provvisto cioè diritto di “sorvegliare” l’operato del Re degli Scozzesi suo avversario, oramai delegittimato.

Successivamente nel 1308 egli diede ordine di costruire la “Sedia di Edoardo” anche “Sedia o Trono per l’incoronazione” (“King Edward’s Chair” o “the Coronation chair”) in modo che potesse ospitare al suo interno, venendo incastonata nel basamento, la “Pietra del Destino”. Quando nel 1328 l’Inghilterra concordò il suo rientro in una Scozia indipendente, proteste di piazza e rivolte impedirono che lasciasse Westminster, facendo sì che questa fosse la conformazione che sarà usata da quel momento in poi per tutte le incoronazioni inglesi (e poi britanniche, una volta che la Scozia, delegittimata e indebolita, entrerà definitivamente in Unione delle Corone nel 1603 con Re Giacomo, mentre Scone sarà abbandonata come sede dell’incoronazione dal 1651 con quella di Carlo II, appena reinsediatosi dopo la rivoluzione e del quale l’attuale Re Carlo III porta il nome per la prima volta dopo secoli).

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La "Sedia per l'Incoronazione" fotografata con (1911) e senza (2022) la "Pietra del Destino"

Arrivando ai giorni nostri, durante la Seconda guerra mondiale, per paura di una sua distruzione da parte dei bombardamenti nazisti o peggio dell’uso propagandistico che questi ne avrebbero potuto fare se ne fossero venuti in possesso, la “Sedia dell’incoronazione” munita della “Pietra di Scone” fu nascosta alla Cattedrale di Gloucester. La sua ubicazione esatta dentro la cripta funeraria della Cappella dell’abate Islip era nota solo al Decano Paul de Labilliere e al Custode della Fabbrica di Westminster Charles Peer ma questi, per paura che il segreto potesse morire con loro in quegli anni difficili, disegnarono una mappa e la spedirono al Primo Ministro del Regno del Canada William King che la nascose dentro la Banca del Canada, nella cassaforte maggiore di Ottawa. Fortunatamente però nulla successe e la Sedia tornò a Westminster dopo la fine della guerra.

Un altro momento di crisi si ebbe nel dicembre 1950 quando quattro nazionalisti scozzesi studenti dell’Università di Glasgow rimossero la “Pietra del Destino” dalla Sedia e la sottrassero dall’Abbazia di Westminster a Londra per riportarla in Scozia al fine di promuovere la sua autonomia da Londra (“home rule”). La pietra fu recuperata solo due anni dopo, nell’estate del 1951, ritrovata presso l’Altare maggiore dell’Abbazia di Arbroath dove nel 1320 la Scozia si era dichiarata Stato sovrano. Appena in tempo per essere usata dalla Regina Elisabetta II, ascesa al trono il 6 febbraio 1952 e incoronata sulla “Pietra del Destino” il 2 giugno 1953.

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la Regina Elisabetta II sulla "Sedia dell'incoronazione" dopo aver ricevuto la Corona di Sant'Edoardo

Proprio Elisabetta II avrebbe infine decretato il suo ritorno ufficiale in Scozia, dopo 700 anni, in concomitanza con le leggi sull’autonomia scozzese. La “Pietra del Destino” fu traslata infatti al Castello di Edimburgo il 15 novembre 1996, giorno di Sant’Andrea patrono di Scozia, alla presenza di Sua Altezza Reale il Principe Andrea, Duca di York, che all’occasione consegnò il Provvedimento reale con cui Sua Maestà la Regina Elisabetta II ne affidava la custodia alla “Commissione per le Regalie della Scozia”, che già da prima conservava la Spada di Stato, lo Scettro e la Corona di Scozia (fatta nel 1540 per Giacomo V per Maria di Guisa e Maria Stuarda, usata l’ultima volta ai funerali della stessa Elisabetta II poiché scomparsa proprio in Scozia nel 2022, anno del suo Giubileo di Platino per i 70 anni di regno), sotto supervisione “perpetua” del Duca di Hamilton, primo pari di Scozia, affiancato dal “Lord Lyon”.


"[...] LADDOVE la "Pietra del Destino" su cui i Re degli Scozzesi usavano sedersi alle Loro Incoronazioni Ci appartiene nel diritto della Corona [...] Noi, con le Nostre Reali Prerogative, abbiamo di buon piacere nominato, costituito e ordinato che, da oggi [...] la "Pietra del Destino" sia custodita in Nostra vece  e in accordo coi Nostri desideri con pieni poteri e autorità [...] presso il Nostro Castello di Edimburgo [...] e che piani vengano assicurati in Nostro desiderio per cui tutti i Nostri successori futuri Sovrani del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e dei Loro altri Reami e Territori possano continuare a sedersi sulla detta "Pietra di Scone" alle Loro Incoronazioni [...] "


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L'originale del Provvedimento reale di Elisabetta II col Sigillo riguardo la "Pietra del Destino", 1996

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Le regalie, gioielli della Corona, di Scozia

In Scozia esiste infatti la “Corte di Lyon” (“Lyon Court”) che, omologamente al “Collegio d’Armi” (“College of Arms”) per l’Inghilterra, è il massimo organo dello Stato per l’araldica in Scozia, fondato nel 1532 e mai sciolto. In questo senso il “Lord Lyon” è ufficialmente il “Re d’Armi” di Scozia. Oltre a essere un collegio di studi araldici è anche una Corte di giustizia per i casi riguardanti titoli e araldica, analogamente alla “Corte di Cavalleria” (“Court of Chivalry”) d’Inghilterra, ed è anche responsabile per le Cerimonie araldiche della Scozia, analogamente al ruolo del “Conte maresciallo” d’Inghilterra (“Earl Marshal”) “perpetuamente” il Duca di Norfolk, tradizionalmente cattolico, il quale è infatti attualmente incaricato della cerimonia dell’Incoronazione di Re Carlo III. Visto questo accentramento di ruoli, il “Lord Lyon”, vertice di questa importante Corte scozzese, possiede il diritto eccezionale di essere preceduto dallo Stendardo reale di Scozia, il Leone Rampante (“Lion rampant”) e possiede persino una Corona (ricreata nel 2003 col benestare della Regina Elisabetta II e che sappiamo sarà indossata all’incoronazione di Carlo III ma privata degli archi, così da evitare qualsivoglia figurazione di Lesa Maestà).

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La "Pietra del Destino", vegliata dagli Araldi della "Lyon Court" e dagli Arcieri reali che costituiscono la Guardia reale scozzese, pronta a lasciare temporaneamente il Castello di Edimburgo il 27 aprile 2023

Il “Lord Lyon” Joseph Morrow, Alexander Douglas-Hamilton, XVI Duca di Hamilton, e il Primo Ministro di Scozia Humza Yousaf, nel suo ruolo di Guardasigilli di Scozia, hanno presenziato il 27 aprile 2023 alla cerimonia di partenza dal Castello di Edimburgo della “Pietra di Scone” alla volta di Londra, dopo oltre 25 anni di permanenza in Scozia. La “Pietra del Destino” è giunta all’Abbazia di Westminster il 29 aprile 2023, accolta da una funzione religiosa sempre presieduta dagli Araldi di Sua Maestà, e sarà ora nuovamente incastonata nella “Sedia dell’incoronazione” per Carlo III, che vi si siederà il 6 giugno 2023 per essere consacrato Re, continuando una tradizione antica di 1200 anni, oltre un millennio.

Alcune fotografie dell'arrivo a Westminster il 29 aprile 2023 per l'incoronazione di Re Carlo III e una volta montata sulla "Sedia per l'incoronazione" il 30 aprile 2023:

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