L'Arma dei Bersaglieri festeggia il suo 185mo anniversario

di Eleonora Vicario

Fu il Generale Alessandro La Marmora a istituire, il 18 giugno 1836, il Corpo dei Bersaglieri, una specialità della Fanteria dell'Esercito Italiano.

Ne curò l'organizzazione, dall'istruzione fino al vestiario e all'equipaggiamento, e dotò gli uomini di una carabina da lui ideata. Loro compito era il servizio di esplorazione ed effettuare missioni rapide ed efficaci, rinnovando gli schemi di battaglia precedenti1.

L'istituzione del corpo dei bersaglieri ebbe eccezionale importanza tra le riforme attuate durante il regno di Carlo Alberto. Nel 1835 il capitano dei granatieri guardie Alessandro La Marmora presentò al re una “proposizione per la formazione di una compagnia bersaglieri e modello di uno schioppo per suo uso” la quale era stata preceduta da una analoga del 1831, che non aveva incontrato il favore delle massime autorità. Anche quella del 1835 fu accolta con ostilità specialmente dal Villamarina. Tuttavia il re ruppe gli indugi e con decreto del 18 giugno 1836 ordinò la costituzione del corpo, formato, per allora, da uno stato maggiore e due compagnie. Alessandro La Marmora fu incaricato di provvedere e il 1° luglio 1836 la 1a compagnia fu costituita nella caserma Ceppi di Torino2.

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Storia degli Eserciti Italiani da Emanuele Filiberto di Savoia ai nostri giorni (nota 2)

Gli arruolati erano uomini scelti, in grado di sopportare un addestramento severo per poi diventare estremamente abili e veloci sia in piccoli gruppi che in formazione.

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Il corpo dei bersaglieri ha tante particolarità come ad esempio la marcia di corsa (da 160 a 180 passi al minuto), ma la sua più grande particolarità è il suo cappello piumato.  Ma come è nato questo copricapo così particolare?

Il cappello piumato si chiama Vaira e deve il suo nome ad un curioso fatto accaduto, quando Alessandro La Marmora (fondatore del corpo dei bersaglieri) stava presentando la divisa al re.

I fatti andarono esattamente in questo modo.

Alessandro La Marmora si trovava insieme al colonnello Vayra in una stanza per vestire quest'ultimo come un bersagliere e presentare la divisa al re. La Marmora aveva il vizio di lanciare i vari indumenti. Quando venne la volta del copricapo Vayra lo indossò al volo, ma lo indossò inclinato (alle ventitré per essere esatti) perché dovette sbilanciarsi per prenderlo al volo. La Marmora si voltò e vide questa curiosa inclinazione del cappello e decise che quella doveva essere la posizione del copricapo piumato che prese, come detto prima, il nome di Vaira proprio per questo fatto.

La questione invece del piumaggio, è stato adottato per un fatto mimetico.

Una leggenda metropolitana da sfatare è di che specie siano le penne.

Il piumetto (termine tecnico per indicare l'intero piumaggio) è composto di penne ancor oggi spesso naturali, anche se sono ammesse quelle sintetiche. A suo tempo si disse che la provenienza del piumaggio fosse dalle piume del gallo cedrone, specie rara da sempre e protetta ai giorni nostri. In realtà sin dalle origini, all'atto della formazione del Corpo dei bersaglieri (1836), quando le compagnie furono due e il totale degli ufficiali nove, mai si cacciò tale specie le cui penne appaiono tra l'altro ben diverse da quelle comunemente conosciute per tale uso. La truppa adoperò principalmente penne di cappone nero e gli ufficiali, a distinzione, ebbero il pennacchietto di più pregiate piume di struzzo colorate in verde. Poi, sempre per una questione mimetica, il colore e la lunghezza delle penne venne unificato. 

[…] ogni compagnia ha la sua fanfara costituita da 13 trombe ed un caporale trombettiere. Questo fatto fece nascere l'esigenza che la fanfara dei bersaglieri diventasse un reparto autonomo, ma le singole compagnie continuarono a disporre di propri trombettieri. Alle trombe si sono aggiunti con il tempo altri strumenti a fiato.

Oggi è l'unica banda al mondo ad esibirsi a passo di corsa. L'uso deriverebbe, secondo la tradizione popolare, dall'ingresso in Roma, alla breccia di Porta Pia, che doveva effettuarsi a passo di carica, ma che invece divenne spontaneamente una corsa dei bersaglieri.3

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1954: Salvatore G. Vicario, mio padre

Il percorso formativo dei Bersaglieri si basa su lezioni teoriche e pratiche con l'addestramento a passo celere (140 passi) e di corsa (180 passi), accompagnati dal suono della fanfara; devono seguire lezioni di tiro, l'addestramento al combattimento, devono saper confezionare uno zaino per l’uso in acqua, conoscere le tecniche di galleggiamento, la progressione in acqua, la capacità di orientarsi in aree boschive, devono saper riconoscere rapidamente il modello ed il tipo di mezzi e di materiali che potrebbero essere usati dal nemico e le procedure di primo soccorso.

Alla fine dell'addestramento, con una cerimonia ufficiale, viene consegnato il Fez.


tipico copricapo di specialità dal colore cremisi con cordone e nappa azzurra detta "Ricciolina" che trae le sue origini in Crimea (Battaglia della Cernaia, 1855) dove gli Zuavi, reparti scelti del Corpo di spedizione francese, entusiasmati dal valore dei bersaglieri donarono il loro copricapo in segno di ammirazione.4

I Bersaglieri hanno sempre servito la Patria con coraggio sin dai primi anni della loro costituzione: nel 1848 parteciparono alla guerra con l'Austria (al ponte di Goito); nella campagna del 1849 si mossero organicamente in interi battaglioni; nel 1855 parteciparono alla spedizione di Crimea; nel 1859 si fecero onore a Vinzaglio, Palestro, Magenta e Solferino; nel 1866, si distinsero a Custoza.

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1960: Piazza di Porta Pia

Il 20 Settembre 1870 furono protagonisti della gloriosa Breccia di Porta Pia; nel 1885 i Bersaglieri parteciparono alla campagna d'Africa: nel 1896 furono in Eritrea e parteciparono alla battaglia di Adua con gravi perdite; nel 1905 compirono la spedizione in Cina, quindi tre dei loro Reggimenti presero parte alla guerra italo-turca del 1911-12 dove l'11° Reggimento conquistò la Medaglia d'Oro al Valor Militare, mentre un quarto fu trasportato a Rodi per l'accerchiamento del presidio turco a Psitos.

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Nel 1915 furono in Libia per la rivolta scoppiata fra gli indigeni e partecipano alla Prima Guerra Mondiale inviati in Tripolitania e a Valona, come corpo speciale d'occupazione dell'Albania. Nel Novembre 1917 parteciparono alla battaglia di Vittorio Veneto.


Il carattere assunto dalla guerra 1915-18 non permise un impiego dei bersaglieri sostanzialmente differente da quello della fanteria di linea. Tuttavia, nei numerosi combattimenti ai quali presero parte, i bersaglieri non smentirono mai le gloriose tradizioni e si prodigarono generosamente su tutti i settori dell'ampio fronte, dal Monte Nero al Carso, dagli altipiani al Grappa, dall'Isonzo al Piave, gareggiando in valore con fanti e alpini. Ne sono eloquente indice l'alta cifra dei caduti, circa 32.000, e le ricompense meritate: 40 medaglie d'oro e oltre 7800 di argento e bronzo. […] Il Museo storico dei bersaglieri, inaugurato a Roma nel 1904, costituisce una preziosa raccolta di cimelî, cominciata nel 1891 dal generale Bruto Bruti, allora ispettore capo.5


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Nella Seconda Guerra Mondiale i Bersaglieri furono inseriti nelle divisioni corazzate, motorizzate e celeri, combattendo con il consueto valore su tutti i fronti e partecipando anche alla guerra di liberazione con il 4° Reggimento ed il Battaglione "Goito".


Attualmente i reggimenti sono 6 e le loro Bandiere sono decorate di 7 Croci di Cavaliere dell'O.M.I., 10 Medaglie d'Oro, 8 Medaglie d'Argento, 26 Medaglie di Bronzo al Valor Militare e di 1 Medaglia d'Oro e 3 d'Argento al Valore dell'Esercito.6



1http://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/Esercito-tradizioni-dei-bersaglieri_200121.aspx

2 Faldella Emilio, Storia degli Eserciti Italiani da Emanuele Filiberto di Savoia ai nostri giorni, 1976, Ed. Bramante

3 http://curiosity100.blogspot.com/2018/11/origini-del-cappello-dei-bersaglieri.html

4http://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/Esercito-tradizioni-dei-bersaglieri_200121.aspx

5 https://www.treccani.it/enciclopedia/bersaglieri_%28Enciclopedia-Italiana%29/

6 http://www.esercito.difesa.it/organizzazione/armi-e-corpi/Fanteria/Le-Specialita/I-Bersaglieri