Marcello Dudovich al tempo della committenza Aeronautica: 1920 – 1940

di Eleonora Vicario

In occasione del novantesimo anniversario del Palazzo Aeronautica, che fu inaugurato il 28 Ottobre 1931, è in corso la mostra "Marcello Dudovich al tempo della committenza Aeronautica: 1920 – 1940", che resterà aperta al pubblico, gratis e su prenotazione, fino all'11 luglio prossimo.

Nelle sale storiche del Palazzo Aeronautica sono esposte circa duecento opere di Marcello Dudovich e del suo collaboratore Walter Resentera - prima suo allievo e dal 1935 anche suo genero - con documenti e cimeli provenienti da collezioni pubbliche e private.

Marcello Dudovich è nato a Trieste nel 1878 e nel 1897 si è trasferito a Milano per lavorare nelle Officine Grafiche Ricordi. Ha frequentato corsi di disegno accademico per poi specializzarsi in disegni pubblicitari. Dal 1900 ha vinto molti concorsi e ha ricevuto la Medaglia d’Oro all’Esposizione Universale di Parigi.

Tra il 1907 e il 1913 ha realizzato manifesti pubblicitari per i Grandi Magazzini dei Fratelli Mele, per la ditta Borsalino e ha collaborato con un periodico di satira politica a Monaco di Baviera. 

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Fra il 1917 e il 1920 ha realizzato tantissimi manifesti per film e disegnato le bambole della Lenci.

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Ma le maggiori campagne pubblicitarie di Dudovich sono per i grandi magazzini La Rinascente per i quali ha creato manifesti ormai divenuti storici.

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Durante la mostra è possibile anche vedere i dipinti murali che Dudovich realizzò nell'allora Ministero dell'Aeronautica, dal 1931 al 1933. Per volontà di Italo Balbo, allora Ministro dell'Aviazione e suo amico, Dudovich decorò i locali della mensa e del bar del Palazzo Aeronautica rimasti poi coperti o rovinati dal tempo e dall'incuria per anni. Il loro recupero è stato possibile grazie alla Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma e al personale dell'Aeronautica.

L'Artista eseguì 11 affreschi a tempera che raffigurano grosse nuvole sulle quali si trovano degli Aviatori deceduti per atti di eroismo, immortalati in azioni di vita quotidiana: tematica di esaltazione dell'Eroe del periodo fascista, accentuata dal recente utilizzo degli aerei nelle azioni di guerra. I murali che è stato possibile recuperare, con la loro luce soffusa, gli innamorati ritrovati, il pilota con la sua sigaretta, la lettura del giornale, l'orchestrina jazz con il sax – inviso a Mussolini perché “americano” - l'aereo che trascina il Rex (il transatlantico più veloce mai costruito fino ad allora) in segno della superiorità dell'Aviazione, gli aerei sfreccianti fra le nuvole, creano un'atmosfera poetica che comunica pace e grande serenità, conquistata dalla consapevolezza del sacrificio per la Patria.

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L'Aeronautica militare ha realizzato un bellissimo filmato per presentare questi murali che è possibile vedere su internet in attesa che venga messo in commercio. https://vimeo.com/554156569

Con i suoi manifesti esposti nella mostra, Dudovich descrive l’atmosfera di un'epoca in fermento, nel pieno di cambiamenti scientifici, tecnologici e di costume, un periodo di grande creatività. Sono grandi manifesti pubblicitari che furono affissi nelle città, alcuni dei quali riportano anche i timbri per l'affissione. Le donne sono le protagoniste principali, nei primi anni vestite pudicamente ma stilizzate, eleganti, a volte con abiti coloratissimi.

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Successivamente le donne dei suoi manifesti diventano più spavalde, sicure di sé nei loro costumi da bagno, intente a promuovere oggetti tipicamente maschili per quell'epoca: una donna flessuosa che si appresta a guidare un'automobile, una con una bottiglia di liquore in mano o con una macchina fotografica o che dondola aggrappata a una ruota della Pirelli.

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Nel 1937 Dudovich decorò a Milano la sala del bar dell'aeroporto Forlanini, opere che furono poi distrutte e per tutti gli anni 30 dipinse pannelli per mostre e per ville di amici e industriali. Morì a Milano il 31 marzo 1962.