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MEMORIA DI GIOVANNI GIOLITTI LO STATISTA DELLA NUOVA ITALIA

2025-07-17 17:21

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Oggi, AldoMola,

MEMORIA DI GIOVANNI GIOLITTI LO STATISTA DELLA NUOVA ITALIA

di Aldo Mola                                                      “Non così in fretta” furono le ultime parole di Giovanni Giolitti che si spense a Ca

di Aldo A. Mola                                                  

 

   “Non così in fretta” furono le ultime parole di Giovanni Giolitti che si spense a Casa Plochiù in  Cavour il 17 luglio 1928. Nato a Mondovì il 27 ottobre 1842, orfano di padre a un anno, cresciuto dalla madre, Enrichetta Plochiù, e dagli zii, laureato in legge a diciott'anni, impiegato al ministero della Giustizia a 22, “prestato” al ministero delle Finanze, ove lavorò con Quintino Sella, Giolitti salì tutti i gradi della burocrazia sino a Consigliere di Stato a soli 40 ami. Monarchico e liberale, nel 1882 fu eletto deputato alla Camera nel Collegio di Cuneo e guidò la Sinistra Subalpina. Ministro del Tesoro dal 1889, fu cinque volte presidente del Consiglio e ministro per l'Interno tra il 1892 e il 1921. Rieletto deputato nel 1924 con Marcello Soleri ed Egidio Fazio, avversò il governo Mussolini che impose il regime di partito unico. Il 16 marzo 1928 votò alla Camera contro la riforma elettorale che tolse agli italiani la libertà di scegliere i propri rappresentanti.

    Giolitti fu lo Statista che propose al Re la nomina del più alto numero di senatori. Il suo rapporto con il Senato rimane però in gran parte da studiare. Andrà fatto entro il centenario della sua morte, 17 luglio 2028.

   La sua opera è consegnata ai cinque tomi su “Giolitti al Governo, in Parlamento e nel Carteggio” (ed. Bastogi, 5.000 pagine con un migliaio di inediti), a cura di Aldo G. Ricci, sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato, componente della Consulta, come il professor Gianni Rabbia, che scrisse la prefazione e la promosse quale presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo; e al volume “Giolitti. Il senso dello Stato”(RusconiLibri, già premio della Presidenza del Consiglio).