Gli 80 anni della Regina di Danimarca

di Eleonora Vicario 

 

Margrethe II di Danimarca ha festeggiato proprio in questi giorni il suo ottantesimo compleanno essendo nata il 16 aprile del 1940. Primogenita del Re Federico IX e della Regina Ingrid - sua trisavola era la Regina Vittoria – secondo le leggi dinastiche del tempo non era destinata al trono in quanto donna.


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La Regina Margrethe II fotografata da Morten Abrahamsen insieme al Principe ereditario Frederick e al giovane Principe Christian.

Non avendo avuto figli maschi, Re Federico IX stimolò un cambiamento della Costituzione anche grazie al ruolo sempre più importante che assumevano le donne nella vita danese. Essendo il Regno di Danimarca una Monarchia Parlamentare, la proposta fu approvata dai due rami del Parlamento e poi dal referendum del 27 marzo 1953; solo così fu consentita la successione femminile al Trono di Danimarca.

Al compimento dei diciotto anni, alla Principessa Margrethe fu dato un seggio nel Consiglio di Stato e quando suo padre morì, nel 1972, fu proclamata Sovrana dal primo ministro Jens Otto Krag.

Donna colta e anticonformista, è uno dei sovrani più progressisti d'Europa; ha studiato Archeologia preistorica a Cambridge, Scienze politiche all'Università di Aarhus, in Danimarca; ha frequentando la Sorbona e la London School of Economics dove ha conosciuto il conte Henri de Laborde de Monpezat, un diplomatico francese che ha sposato il 10 giugno 1967 nella chiesa di Holmen a Copenaghen. Dal matrimonio sono nati due figli: Frederik, erede al Trono, e Joachim; è rimasta vedova il 13 febbraio 2018.

Alta un metro e novanta, amante della pittura, della letteratura e del balletto, è anche una discreta pittrice tanto che nel 2012 è stata esposta all’Arken Museum di Copenaghen una retrospettiva dei suoi acquerelli. Con lo pseudonimo di Ingahild Grathmer ha illustrato un’edizione de Il Signore degli Anelli di Tolkien nel 1977, ristampata nel 2002, e ne ha curato una traduzione in danese; inoltre ha disegnato gli abiti di scena dello spettacolo di danza La regina delle nevi e ha disegnato alcuni dei propri abiti.

Accanita fumatrice, amante dei cani bassotto, ha destato clamore con la costruzione del suo sarcofago, realizzato in 15 anni su disegno di Bjorn Norgaard e già esposto nella cattedrale di Roskilde. In arenaria francese all’interno, il sarcofago è realizzato in vetro fuso trasparente con allegorie e simboli araldici in bronzo; lo sorreggono tre pilastri in granito al cui colmo ci sono teste di elefante in argento.

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Altro clamore ha suscitato il fatto che il Principe consorte non è stato tumulato nello stesso luogo su sua richiesta, perché in polemica con le leggi danesi che impediscono ai compagni delle regnanti di prendere il titolo di Re. 

I festeggiamenti per il compleanno della Regina si sono tenuti in forma ridotta, rispetto a quanto programmato, a causa dell’emergenza Covid-19.

La Sovrana avrebbe dovuto presenziare al cambio della guardia a Palazzo Amalienborg di Copenaghen, dove poi, circondata dalla famiglia, avrebbe dovuto salutare dal balcone la piazza affollata. La bandiera danese comunque sventolava ovunque; alle 12:00 i cittadini si sono dati un appuntamento virtuale per cantare gli auguri alla Regina e le Televisioni nazionali hanno trasmesso per tutto il giorno documentari che ne raccontavano la storia; inoltre, il Palazzo ha aperto una lista online sul sito ufficiale, in modo che i danesi possano lasciare la loro firma.

In linea con il suo stile, Margrethe II ha invitato i danesi a non inviarle doni o fiori, ma di pensare agli anziani in difficoltà per l’emergenza sanitaria. 


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